L’OPERA
Musica e Arte sono da sempre il punto cardine delle opere di Giuseppe Chiari. Proprio come nella musica, l’artista segna la carta senza inibizioni, lasciandosi guidare solo dall’istinto. Gli sparititi sono scarabocchiati, perché secondo l’Artista imprimere un segno su carta è assimilabile al suonare. Se la musica è una ricerca del gesto spontaneo, impulsivo e privo d’inibizione di una mano che tocca le corde della chitarra, allora l’arte si concretizza con il segno, con lo scarabocchio.
L’ARTISTA: GIUSEPPE CHIARI
Arte e Jazz
Nato a Firenze nel 1926, Giuseppe Chiari studia matematica e ingegneria e contemporaneamente pianoforte, per diventare un musicista jazz.Le sue opere d’arte sono l’espressione di questo amore per la musica: infatti strumenti musicali e sparititi sono i protagonisti dei suoi collage e assemblaggi. Giuseppe Chiari cerca di riprodurre nell’arte figurativa il gesto spontaneo di un musicista che suona uno strumento nell’arte figurativa attraverso lo scarabocchio, dato d’impulso dalla mano dell’artista.Muore nel 2007 a Firenze.









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